Abbiamo fatto i conti: contro gli sprechi e i periodi di emergenza gli edifici Nunziare consentiranno di recuperare più di 15 mila litri di acqua!

Adeguare gli edifici alle nuove esigenze legate al cambiamento climatico, renderli resilienti e all’avanguardia anche in materia di uso sostenibile della risorsa idrica è una delle strategie e delle azioni misurabili della Cecere Management.

E i conti li abbiamo fatti sul serio! 

Le vasche di raccolta e riciclo dell’acqua piovana degli edifici Nunziare consentiranno di recuperare più di 15 mila litri di acqua che verranno rimessi in circolo soprattutto nei periodi di secca per rispondere agli sprechi di acqua potabile e alle emergenze dei mesi estivi.

A fare da capofila a questo progetto virtuoso, basato sui moderni concetti delle “3 R”, riduci, riusa, ricicla, Nunziare I di via Linguiti ad Aversa. L’edificio è stato progettato, fin dalle primissime fasi di costruzione, per diventare un modello di efficienza scalabile e replicabile. Una enorme cisterna raccoglierà l’acqua piovana dai canali di gronda, tanto da poter garantire la tranquillità di irrigazione delle aree verdi – piante xerofile già progettate per essere meno esigenti in fatto di innaffiature -, coprendo la fornitura idrica dei tre mesi estivi. La medesima tecnologia verrà impiantata nei cantieri in fase di partenza, scalando il risultato. Dopo aver convinto il mercato all’uso di uno strumento in più, che ammortizza costi in bolletta con ricadute positive sull’ambiente, aggiungeremo infatti un ulteriore obiettivo che andrà a coprire gli scarichi dei sanitari attraverso adeguati sistemi di allacci, con un risparmio totale dell’acqua potabile – da parte dell’edificio – pari al 50%. 

Una soluzione che – visti gli attuali scenari -, si rivela “salvifica” e che premia la lungimiranza del nostro gruppo. La siccità crescente, le previsioni di aumento del fabbisogno idrico, le recenti ordinanze sul razionamento dell’acqua, confermano infatti l’importanza di studi preliminari – non solo del contesto circostante – e di una visione multidisciplinare alla base della progettazione dei nuovi edifici. La problematica idrica non è, infatti, solo legata all’assenza di precipitazioni, ma anche ad una mancanza di lettura più ampia e alla capacità di prevedere problemi e anticiparne le risposte.