Anche il cinema si fa Green. La Cecere Management alla Biennale di Venezia per parlare di sostenibilità

Non solo cinema, parate di stelle e film da non perdere. La 78esima Mostra d’Arte Cinematografica, dopo il forte segnale lanciato alla Biennale Architettura 2021 dal Presidente Roberto Cicutto che ha promesso di trasformare la laguna in un pensatoio full-time e laboratoriale con la domanda aperta “How will we live together?” Anche il cinema ha mantenuto alta l’attenzione sulle grandi sfide contemporanee, a cominciare dai cambiamenti climatici e le soluzioni da mettere in campo, invitando imprenditoria e industria culturale ad anticipare proposte e a partecipare al cambiamento in maniera attiva. 

Come vivere generosamente insieme, dunque? Una sfida e una domanda che ha accompagnato anche le attività collaterali della Mostra. 

Se ne è parlato a lungo durante il Cineaperitivo Venziano, promosso dal Social World e allestito nella Hollywood Celebrities Lounge del Tennis Club di Venezia Lido, in compagnia dell’imprenditore del green building Yari Cecere sbarcato a Venezia per premiare la giovane regista napoletana Maddalena Stornaiulo durante la cerimonia dedicata al premio “Cinema Campania”.

«Occorre investire in binomi che sappiano creare un immaginario capace di coinvolgere le generazioni future sull’adozione di un comportamento sempre più sostenibile» ha spiegato il nostro CEO non a caso già insignito da Forbes come “leader del futuro” «e questo grazie al cinema si può fare, attraverso la scrittura di sceneggiature che non soltanto tengano conto delle tematiche ambientali, ma che possano spiegare le nuove economie e i rischi legati a tutte quelle attività imprenditoriali che continuano ad operare alla “vecchia maniera” senza tener conto delle esigenze del pianeta. Il cinema, più di tutti, con il suo linguaggio multisensoriale e coinvolgente, i suoi testimonial e le occasioni come queste, ci può dare una mano in un’opera così complessa. C’è l’urgenza di ribaltare molti paradigmi, a cominciare dalla filiera produttiva anche del Real Estate, ma si tratta di nuove forme produttive che vanno spiegate con mezzi familiari al grande pubblico».